Recensione\Commento: Prometheus
Ridley Scott torna alla fantascienza, il genere che, tra fine anni '70 (Alien, 1979) e inizio anni '80 (Blade Runner, 1982), lo consacrò come regista mondiale.
Prometheus nasce (per chi ancora non lo sapesse) proprio come prequel\spin off di una delle saghe horror/fantascientifiche più famose e di maggior pregio, quella di Alien. Gli avvenimenti narrati nell'ultima fatica firmata da Ridley Scott si svolgono una ventina d'anni prima degli eventi che vedono protagonista Ripley.
In Prometheus, come già in Alien, protagonista è una donna, la dottoressa Shaw interpretata dall'ottima Noomi Rapace, e c'è la presenza di un androide, David. Ma ci sono anche altri rimandi al mondo di Alien su cui è meglio sorvolare per non rovinare la visione. Detto questo possiamo subito affermare che Prometheus non è un nuovo Alien, ma un film distinto che potrebbe tranquillamente avere vita propria ed eventuali sequel. Ma aver voluto creare un prequel oggi, a distanza di 33 anni (e da qui si spiega la scelta di definirlo anche spin-off), porta come conseguenza alcuni azzardi e incongruenze, primo fra tutti vedere delle tecnologie molto più avanzate rispetto a quelle, sulla carta, posteriori di Alien; inoltre, l'incipit sembra fin troppo semplicistico con la scoperta di alcuni graffiti all'interno di una caverna in Scozia che spingerebbero addirittura ad un viaggio spaziale, costoso e pieno di rischi. Tralasciando questo particolare Prometheus si rivela un'ottima pellicola che fila via liscia tra suspence e azione per tutte le sue due ore. Con una bella e suggestiva fotografia, un ottimo 3D e una colonna sonora avvolgente, anche se a tratti sottotono, il film di Scott si rivela tecnicamente ineccepibile, anche grazie alla sua regia salda e navigata. Il cast funziona a dovere, grazie soprattutto a nomi di spicco come la già citata Noomi Rapace, Charlize Theron, Guy Pearce (irriconoscibile per ovvie ragioni), Michael Fassbender, e l'ottimo Idris Elba. Certo pensare a Sigourney Weaver e all'inarrivabile interpretazione di Ripley fa pesare molto il ruolo che la Rapace ha sulle sue spalle, ma ritengo che sia riuscita degnamente nell'intento di creare un personaggio femminile forte e con un grandissimo spirito di sopravvivenza.
In definitiva Prometheus si rivela un gran bel film di fantascienza, con venature horror come da tradizione Alien, che sicuramente farà a tratti storcere il naso ai fan della serie creata da Scott ma, allo stesso tempo, riempirà di dubbi e aspettative su un prossimo film. Personalmente mi è venuta decisamente voglia di rivedere Alien.
Au revoir!
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