lunedì 27 dicembre 2010

Buone feste.

Anche se in ritardo (Natale è ormai un ricordo del nostro fegato), buone feste a tutti. E sappiate che tutti coloro che hanno avuto problemi con sda e amazon hanno la mia massima solidarietà!

mercoledì 15 dicembre 2010

Amazon.it, sda e l'epopea di una campana di dvd.

24 Novembre 2010 (se non erro), apre la filiale italiana di Amazon. Una notizia che senz'altro ha fatto la felicità di chi abitualmente acquista online, me compreso, soprattutto vedendo i prezzi per il lancio del nuovo portale: -30% sui libri, sconti su dvd, elettronica ecc. ecc.
Insomma una pacchia.
Da amante della lettura e di Joe R. Lansdale approfitto dell'occasione per ordinare due suoi libri scontatissimi, già esauriti su amazon.it e che torneranno disponibili dopo il fatidico 25 dicembre, poco male mi dico tant'è che ho un bel po' di roba arretrata da leggere e intanto me li blocco a quel prezzo. Approfitto inoltre dei prezzi dei dvd vergini (che fanno sempre comodo) verbatim, una campana lightscribe da 25 pezzi a 6.25 (a ripensarci ne avrei preso 2, ormai sono esauriti e tolti dal catalogo). Comunque la campana parte il 4 dicembre e mi scalano solamente il costo di questo prodotto con spedizione gratuita perchè avevo raggiunto la somma di 19 euro (minimo per ottenerla) contando i 2 libri. Bene dico io, non mi trattengono nemmeno i soldi dei libri che non sono disponibili! Fin qui insomma, amazon si stava dimostrando il colosso dell'e-commerce che tutti conoscono.
Purtroppo però iniziano le prime stranezze: i dvd partono da un posto chiamato Bad Hersfeld, in Germania. La cosa mi suona strana e mi rendo conto che fisicamente amazon.it non ha un magazzino, insomma spedisce dall'estero (geniale!).
Ma questo sarebbe una cosa da poco, visto che comunque la spedizione è garantita in 3-5 giorni, il vero problema è la scelta del corriere: SDA, flagello dei servizi di spedizione e dei poveri acquirenti che aspettano i loro prodotti.
Ricapitolando:
Il 4 Dicembre parte dalla Germania
Il 7 Dicembre arriva in Italia (ispezioni varie e partenza per la Sardegna)
Il 10 Dicembre il pacco è a Elmas ed è messo in consegna.
Il 10 Dicembre alcune ore dopo il tracking segna che è di nuovo in transito, sul sito amazon segnala il seguente messaggio (che poi verrà riproposto più volte) - Possibile ritardo nella consegna a causa dell'organizzazione di un corriere aggiuntivo
Il 13 Dicembre ancora in transito
Allora mi decido a contattare amazon.it tramite e-mail segnalando il ritardo (sul sito la consegna veniva garantita entro il 13 dicembre, giocando sui vari giorni festivi ecc.) la risposta non si fa attendere troppo e in serata ricevo una mail piena di scuse e che mi garantisce che ci sarà un'indagine col corriere per capire come mai non arriva.
Il 14 Dicembre di nuovo in consegna e poi in transito (e su amazon sempre quel messaggio "Possibile ritardo nella consegna a causa dell'organizzazione di un corriere aggiuntivo")
A questo punto, nonostante la mia infinita pazienza, telefono all'sda (pagando ovviamente, perchè oltre a farti aspettare giorni per portarti il pacco se devi contattarli devi pure pagare!). La centralinista dice che manderà un sollecito per riconsegnare il pacco (notare il lapsus freudiano) e dopo la mia correzione "a Consegnare vorrà dire" si scusa dicendo che è abituata ormai a prenotare riconsegne(wow, un servizio coi fiocchi, che conosco fin troppo bene purtroppo).
Il 15 Dicembre in consegna e in transito, solita storia insomma.
Poi ricevo una telefonata al cellulare dall'sda che si scusa del ritardo affermando che il problema affligge tutta la Sardegna e mi garantisce che domani sarà in consegna, pare che amazon li abbia contattati.

Insomma vedremo domani, intanto oggi dovrebbe (e faccio gli scongiuri) arrivarmi un pacco da lafeltrinelli.it inviato tramite corriere bartolini, partito lunedì e puntualmente in consegna dopo 2 giorni.

Cara amazon, nonostante l'ottimo servizio clienti dovresti pensar bene a quale corriere appoggiarti per l'Italia, capisco che il .it sia appena nato ma se queste son le premesse.. Ovviamente non tutti hanno la sfiga che sto avendo io, ma vabbè..

Io Intanto continuo ad immaginarmi questi corrieri che si passano questo minuscolo pacchetto (avete presente quanto è grande una campana da 25 di dvd?) e lo posizionano nel proprio camion per poi toglierlo e passarlo ad un altro, bisogna fare economia di spazi..

Aggiornerò il post con i risvolti della vicenda.. Au revoir!

Update del 16/12/2010 ore 16: Il pacco da amazon è arrivato, era ora! La telefonata ricevuta dall'assistenza sda dunque è stata veritiera. Intanto ieri è arrivata la spedizione da lafeltrinelli.it puntualmente e come previsto, il corriere bartolini si dimostra molto migliore, sda impara..
E in tutto questo marasma da pacchetti vari mi stavo scordando di rinnovare la patente, per fortuna e in extremis l'ho rinnovata :°D

martedì 28 settembre 2010

Inception by Christopher Nolan.

Dopo secoli torno a scrivere di cinema sul mio inutile blog, e lo faccio con una pellicola davvero degna! Parlo ovviamente di Inception, film che va ad affiancarsi a Memento e The Prestige, ovvero tra le pellicole di Nolan di notevole interesse (non che Batman sia da scartare, anzi) e per le quali c'è da ragionarsi un po' su. Ma veniamo ai commenti:



Sembra che tra un Batman e l'altro, il nostro Nolan riesca a concepire e realizzare delle pellicole di altassima qualità, e dopo lo splendido "The Prestige" abbiamo una conferma delle doti di questo regista con "Inception". Il tema del film è quello complesso e affascinante del sogno e della mente umana. Siamo in un futuro, o forse un presente alternativo, dove esistono dei macchinari di ridotta dimensione che possono collegare più persone allo stesso sogno, questo potrebbe essere di grande utilità in campo psichiatrico ma allo stesso tempo tale strumento può essere usato a scopi non propriamente terapeutici ed è ciò che fa il protagonista Dom Cobb, Leonardo Di Caprio, rubando informazioni segrete tramite l'ausilio di sogni veicolati e studiati per scoprire i segreti della "vittima". L'incipit della vicenda è apparentemente molto semplice però, Dom è fuggito dalla propria terra lasciando i suoi cari per evitare un arresto, finalmentesulla sua strada si presenterà l'occasione per dare un taglio col passato e riabbracciarli. Sicuramente in "Inception" è necessaria più attenzione di "The Prestige" poichè ci si muove tra vari livelli di sogno che possono far perdere di vista la realtà, man mano che la vicenda si evolve si scopre il misterioso passato di Dom e i motivi della sua fuga all'estero. Ciò che colpisce subito di quest'ultimo lavoro di Nolan è la massiccia dose di azione, ereditata probabilmente da Batman, che si alterna perfettamente con momenti di riflessione ed evoluzione della storia e del suo protagonista. Senza dubbio aiuta molto poter realizzare effetti particolari trattandosi di un mondo onirico e non reale, un po' Matrix e un po' Paprika di Satoshi Kon che, casualmente, ho visto poco tempo fa. Personalmente ho rivisto molto di queste due pellicole, così diverse tra loro, in Inception ma questo non deve scoraggiare o far pensare al plagio, l'opera di Nolan è fortemente originale.
Passando agli aspetti tecnici, finalmente sembra che il regista di "The Prestige" sia riuscito a trovare una stabilità migliore nelle scene d'azione, ricordando la camera molto ballerina e caotica dei Batman non si può che gioire. La frenesia è resa bene ma allo stesso tempo non nega allo spettatore la comprensione di ciò che accade, come avveniva nella sopracitata pellicola di Nolan. Colonna sonora e fotografia sono di buon livello ma ciò che colpisce maggiormente è il cast che annovera una miriade di ottimi attori che, sia giovani (Ellen Page per esempio) che meno giovani (il solito ottimo Michael Caine, seppur un po' in ombra qui), danno una grossa impronta al film. In definitiva è innegabile che "Inception" renda giustizia al cinema, dopo la solita estate scarna di pellicole valide e prodotti 3D di scarso livello, e lo fa in maniera superba e coinvolgente. Nonostante due ore e mezza circa non è mai pesante e, anzi, spinge ad una seconda visione per cogliere delle sfacettature e fugare (forse) i tanti dubbi rimasti a fine visione.


Penso non ci sia nient'altro da aggiungere anzi, per chi non l'ha visto, consiglio Paprika del fu Satoshi Kon, scomparso di recente.

Au revoir!

venerdì 25 giugno 2010

Campioni uscenti.

Che fossero pochi a riporre fiducia in una riaffermazione dell'Italia al Mondiale di calcio era un dato di fatto, quello che invece lascia perplessità e un senso di vergogna è la disfatta totale di questa nazionale. Dopo un girone del genere con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia in molti, me compreso, avevano ribadito il "culo" di Lippi. Ma che il suddetto didietro fosse invece messo in bella mostra pronto ad essere stantuffato è una sorpresa assoluta.
Tre partite: due pareggi e una sconfitta. Nessun passaggio agli ottavi di finale, evento più unico che raro. Anche le peggiori nazionali degli ultimi vent'anni, di cui almeno ho memoria, erano riuscite ad arrivare almeno al secondo turno, questa no. Fatta di tanti campioni del mondo (EX) e qualche innesto "giovane", la solita fissa di Lippi con i suoi giocatori feticcio è rimasta, come anche l'ossessione di tenere in campo calciatori che non rendevano niente. E' l'Italia, cannonieri in campionato fantocci ai mondiali e soprattutto sempre le stesse facce, un po' come in politica. Quagliarella ha fatto il Cassano della situazione, chi si ricorda l'europeo dove ci aveva dato una piccola speranza di passaggio turno dopo un girone disastroso? Era Portogallo 2004, a quel tempo c'era il Trap, e il turno non fu passato nonostante due pareggi e una vittoria. Insomma mai male come questo mondiale in Sudafrica. In attesa di decidere quale squadra seguire con maggior interesse, tiferei l'Honduras di Suazo ma è già fuori dal mondiale , almeno una certezza l'abbiamo, la farsa è finita e inizia l'era Prandelli.

martedì 19 gennaio 2010

James Cameron's Avatar

Su Avatar è stato detto praticamente tutto quel che c'era da dire. Insomma sono alcuni mesi che non si parla d'altro e soprattutto nell'ultimo mese e mezzo l'Italia è stata monopolizzata a livello di notizie e curiosità esclusivamente sulla pellicola firmata da James Cameron. Milioni di euro d'incassi in pochi giorni, in barba alla crisi, con entrate che hanno senz'altro giustificato gli enormi investimenti su questa pellicola, James Cameron a questo punto può tranquillamente andare in pensione, anzi no. Sull'onda del successo e dell'entusiasmo planetario, in primis Steven Spielberg ormai sempre più bimbo alla scoperta delle gioie dell'intrattenimento (prima col Nintendo Wii ora con Avatar in cui si respira l'aria da grande videogioco), il regista di Aliens e Terminator ha annunciato che ci sarà Avatar 2. Per quella data naturalmente saremo tutti più avvezzi al 3D e ad eventuali capogiri da scene vorticose e, forse, potremo allora giudicare più lucidamente il tutto.

Sul mio commento e giudizio va fatta una premessa, questa è stata la prima pellicola 3D che ho visionato in sala, parlo ovviamente del 3D nuova era, per il passato posso annoverare da bambino un Nightmare VI: La fine (anche se poi non fu proprio la fine) con occhialini di cartone e grandi "Wow" quando bottiglie scagliate sembravano piombare in faccia al povero spettatore. In ogni caso messi da parte i pregiudizi iniziali, il tutto mi è piaciuto molto.
Tralasciando il fastidio provocato al naso dagli occhiali e ai dubbi sulla sterilizzazione di questi ultimi (a cui ho provveduto manualmente per sicurezza), la visione leggermente più scura della pellicola non ha pesato e non ho provato nessun fastidio nelle scene d'azione (praticamente quasi tutte, in Avatar) e alla fine mi sono proprio divertito. Probabilmente la mia passione per il cinema in generale, la fantascienza\fantasy e i videogames hanno aiutato ad apprezzare appieno ciò che è Avatar.
Una pellicola che non definirò capolavoro, mi pare esagerato, visti i paragoni (sempre del buon Spielberg) con la saga spaziale di George Lucas che appunto capolavoro non lo è stato mai definito, se non dai più accaniti fan.
Ecco forse Avatar sarà ciò che a fine anni '70 è stato Guerre Stellari, una nuova speranza (perdonate la citazione ammiccante) per il cinema, un punto d'inizio per qualcosa di nuovo. Ovviamente parlo a livello di effetti speciali e tecnologia che sta dietro alla produzione del film, come fu innovativo George Lucas oggi lo è James Cameron che si è esposto in prima persona brevettando, sperimentando e, infine, decretando il successo del 3D. Ovviamente non ritengo che d'ora in avanti tutte le pellicole dovranno necessariamente essere girate con tale tecnica, anche perchè pagare ogni volta quei 2-3 euro in più alla lunga potrebbe pesare sul bilancio dei poveri spettatori e in certe commedie romantiche troverei di cattivo gusto il mazzo di fiori che mi potrebbe volare sul naso. Piuttosto è una bella ventata di novità nel panorama cinematografico, ormai saturo, dei film d'azione, fantasy o fantascienza, come nel caso di Avatar.
Quel che ha fatto James Cameron dunque non è un capolavoro, è più che altro la sua tesi, di sicuro meritevole della lode, con cui ha riassunto una vita cinematografica, perchè i rimandi alle sue pellicole e in generale ad altre opere sono piuttosto evidenti, e ha proposto la sua novità tecnologica.
La storia proprio per questo è coinvolgente. Non si chiede nessun ragionamento astruso sulla dinamica della vicenda ma semplicemente di farsi trasportare su Pandora e vivere una bella esperienza visiva ed emozionante. L'intuizione della trasmigrazione da uomo ad avatar è sfruttata intelligentemente anche se ovviamente non originale, chi conosce un po' la storia videoludica potrebbe tranquillamente pensare a qualche gioco online in cui ci si trasferisce in un alter ego virtuale per cimentarsi in emozionanti avventure, il sogno di ogni bambino e adolescente, ed è così che si sente il protagonista Jack, rinato e felice per la seconda chance di vivere nuovamente e completamente datagli dall'Avatar. Ma ovviamente c'è l'azione e la guerra, per i palati un po' più maturi, e, soprattutto, c'è un'immancabile risvolto amoroso. Il tutto condito da morale e valori condivisi un po' da tutti che a fine proiezione han fatto scattare l'applauso, manco fossimo stati a Venezia o Cannes, a cui ho reagito con incredulità ma a cui non ho partecipato, non perchè non avessi apprezzato la visione ma per tutta una serie di cose che esulano dal commento al film.
Parlando di aspetti tecnici, la pellicola è realizzata magnificamente. I colori di Pandora sono qualcosa di stupendo, così come l'animazione digitale che fa vivere il pianeta e i suoi abitanti. Le scene d'azione sono avvincenti ed emozionanti e fanno in modo che la lunga durata non pesi per niente, praticamente non ci sono pause o punti morti grazie naturalmente all'aiuto degli effetti 3D che rendono più interessanti anche scene che non lo sono per niente (come una buca col putter dentro una tazza per caffè).
Se proprio volessi trovare un difetto sugli aspetti tecnici potrei parlare della colonna sonora che onestamente non mi è rimasta impressa per niente, probabilmente surclassata dalla sinfonia visiva. Il cast è senza dubbio azzeccato, Sigourney Weaver in testa ma anche con Giovanni Ribisi (un imprenditore perfetto), Stephen Lang (da poco apprezzato in L'uomo che fissa le capre, marine di ferro). Insomma il nuovo decennio inizia, almeno per noi italiani, con una bella ventata di aria fresca (e non solo per il freddo che flagella le nostre città) cinematografica, in attesa di altre pellicole interessanti, e penso soprattutto all'Alice di Tim Burton di cui ho potuto ammirare il trailer in 3D, non posso che lodare l'ottimo lavoro di James Cameron, regista che personalmente ho sempre apprezzato.
Avatar pone senza ombra di dubbio un nuovo metro di giudizio per i film spettacolari e dotati di effetti speciali e, d'ora in avanti, ogni pellicola sci-fi\fantasy dovrà fare i conti con lui.