(notare che le prime locandine italiane avevano la dicitura 2 Dicembre 2011, seee come no! e negli USA è uscito ad Ottobre)
Devo essere onesto, quando sento parlare di remake dei mitici film del Carpenter anni '80 ho sempre paura di vedere qualcosa di assolutamente orrido. Mi è capitato con The Fog e per fortuna non si è ripetuto con Halloween, grazie alla mente "malata" di Rob Zombie. La formula usata per The Thing non è dissimile, infatti trattasi non di un remake ma di un prequel della storia narrata nel film del 1982. Forse è questo che salva la pellicola di Matthijs van Heijningen Jr. (un regista che diventerà famoso probabilmente per l'impronunciabilità del suo nome) e che ci permette di scoprire cosa ha scatenato l'inferno in cui si trovò un giovane e sagacissimo Kurt "MacReady" Russell tra i ghiacciai dell'antartide. Ma tornando al The Thing del 2011 non possiamo non notare una buona resa dell'atmosfera che caratterizzava l'originale del 1982, una buona scelta di cast con una protagonista credibile interpretata da Mary Elizabeth Winstead. Inoltre non mancano le scene da far saltare dalla sedia, non mancano gli effetti speciali (non tra i migliori che si possono vedere nei nostri tempi) e una discreta colonna sonora composta da Beltrami. Ma non mancano nemmeno le pecche: alcune scelte piuttosto prevedibili nel dipanarsi della trama, una fotografia non sempre azzeccata (il bianco dei ghiacciai è qualcosa di distruttivo per la vista). In definitiva The Thing è una pellicola che non diventerà un cult come il film di Carpenter ma che fa il suo lavoro discretamente: un'ora e mezza abbondante condita da una trama accattivante, da buone scene d'azione e dai classici infarti mancati da film horror.
In tema di horror per quest'estate aspetto con alcune aspettative "Chernobyl Diaries", probabilmente sarà per l'ambientazione ma mi ispira parecchio! Au revoir.