venerdì 25 luglio 2008

Il cavaliere oscuro.

Atteso a lungo, con un po' di timore e tanta curiosità, finalmente ho potuto vedere Il Cavaliere Oscuro. Secondo capitolo cinematografico del nuovo corso intrapreso da Christopher Nolan su uno dei supereroi più umani (d'altronde non è vittima di mutazioni genetiche e non è di un altro piante) della storia dei fumetti, Batman.
Ma l'attesa era tanta non solo per le gesta del supereroe ma anche per l'interpretazione della sua nemesi, il Joker, interpretata dal prematuramente scomparso Heath Ledger.


Il mio solito commento sul film:
Di questo Batman se ne è parlato e se ne continuerà a parlare ancora per lungo tempo, Nolan è riuscito nell'impresa di dare un nuovo inizio e una nuova svolta ad una saga che sembrava aver detto tutto con i primi due indimenticabili capolavori di Burton. Trama, azione, colpi di scena, emozioni, tutto colpisce per l'incisività che riesce a dare per tutta la lunga durata del film. Le ottime prove recitative del cast capitanate dall'annunciata grande interpretazione di Heath Ledger, che sicuramente merita una candidatura postuma agli oscar, riescono nell'impresa di vivere la pellicola dal punto di vista dei vari personaggi ottimamente caratterizzati e di cui è interessante la psicologia, ed è questa forse la nota più piacevole non avendo l'attenzione focalizzata solamente sull'eroe di turno. Siamo di fronte non solo ad un comic movie ma, anche, ad un bel crime movie, in cui sparatorie e combattimenti vengono spezzate perfettamente da dialoghi e cambi di location, che danno un ritmo incessante, tenendo viva l'attenzione per tutta la durata del film. Se proprio vogliamo trovare qualche difetto sono le scene d'azione che già nel primo film si erano fatte notare: la handycam di Nolan dà frenesia ma toglie chiarezza in alcuni frangenti fin troppo caotici; senza ombra di dubbio si nota ancora meno in questo secondo film e senz'altro i margini di miglioramento per questo bravo regista continuano ad esserci. Un grande film da vedere e rivedere.


(Heath Ledger nei panni del Joker)

Il vero protagonista del film, non per la sua prematura scomparsa, ma per aver saputo sfidare un leggendario personaggio del cinema e aver saputo dare un'interpretazione che non sfiora minimamente il precedente, rendendo il suo Joker e quello di Jack Nicholson due icone dalle fattezze simili ma distinte e meravigliose entrambe nella loro follia. Interpretazione magistrale.

Au revoir.